mercoledì 9 gennaio 2008

Essere Poveri

ESSERE POVERI
I poveri che usano i servizi a loro dedicati si dividono in relativi e assoluti. I primi usano i servizi per arrivare a fine mese con lo stipendio o la pensione. I secondi usano i servizi perché non hanno soldi in tasca per tutto il mese. Sono quelli che sopravvivono nei dormitori, nelle fabbriche abbandonate, per strada... Molti poveri, soprattutto relativi, si vergognano a fare i primi passi perché pensano che mostrare in pubblico le loro difficoltà li sminuisca agli occhi dei loro familiari, dei vicini, dei conoscenti.

LE PRIME COSE DA FARSI

La Chiesa in Italia ha una diffusione capillare e deve essere il primo luogo dove si può e si deve andare fiduciosi a chiedere, ad informarsi, persino per chi non crede o crede in altre religioni: basta iniziare da una chiesa e da un parroco qualsiasi, in qualunque parte d’Italia, anche nel confessionale. Passato questo primo livello, se la cosa non si è risolta, si può andare in uno dei Centri d’Ascolto della CARITAS. I Centri d’Ascolto sono realtà promosse in tutta Italia dalle Parrocchie, dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari preparati per ascoltarle e accompagnarle nella ricerca di soluzioni ai propri problemi, garantendo un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio, valutando la situazione con la persona ascoltata sviluppando un progetto di aiuto specifico sostenibile e rispettoso delle potenzialità e della dignità di ciascuno e offrendo, se necessario e compatibilmente con le risorse della comunità, aiuti concreti. Questo è l’elenco della città di Milano, suddivisa dalla Chiesa in zone chiamate Decanati: